Il futuro si costruisce anche sui campi da gioco. Dove si corre, si suda, si sbaglia e si riparte, imparando a convivere con le regole, le diversità, le sfide. È da questa intuizione semplice e potente che nasce Valori in Campo, il progetto promosso da Gruppo CAP per promuovere lo sport come strumento di crescita sociale, ambientale e culturale.
Oggi, più che mai, lo sport si rivela un alleato prezioso per costruire comunità inclusive e consapevoli. Non solo per i benefici fisici e psicologici che garantisce, ma anche per il suo potenziale educativo. Ogni gesto atletico può trasformarsi in un’opportunità per apprendere valori fondamentali come il rispetto, la parità, la sostenibilità. Ed è proprio in questa direzione che si muove Valori in Campo, giunto alla sua sesta edizione con il coinvolgimento di nove realtà sportive dell’hinterland milanese.
Con un investimento complessivo di 160mila euro, il progetto sostiene le attività di associazioni che lavorano quotidianamente per diffondere una cultura sportiva responsabile, in particolare tra le nuove generazioni. Le progettualità selezionate per il biennio 2024-2026 sono state suddivise in tre macro-categorie, che riflettono gli impegni di lungo periodo di Gruppo CAP:
Tra le iniziative in corso, si segnalano il progetto BaskinMelzo, che promuove un basket aperto a tutte e tutti, Inclusione in meta del Rugby Parabiago, con percorsi dedicati anche a giovani con disturbi dello spettro autistico, e ReCAP sullo sport inclusivo, che potenzia il “sitting volley” come pratica accessibile e aggregante.
“La sostenibilità ambientale deve entrare anche nello sport: meno plastica, più consapevolezza, e una gestione responsabile delle risorse”, ha affermato Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP. “Ma soprattutto dobbiamo pensare allo sport come occasione di crescita sociale. È qui che si educano le generazioni di domani, e Valori in Campo rappresenta uno dei nostri impegni più concreti in questa direzione.”
Non si tratta solo di finanziare attività, ma di contribuire alla costruzione di una cultura condivisa. Le realtà coinvolte sono veri presìdi di cittadinanza attiva e innovazione sociale, capaci di rigenerare il tessuto urbano anche attraverso una partita di basket o un laboratorio sul riciclo.
Perché lo sport, come l’acqua, può diventare bene comune, capace di generare impatto positivo. Basta saperlo mettere… in campo.