Ogni anno, la cronaca ci restituisce immagini drammatiche: strade trasformate in fiumi, attività commerciali sommerse, famiglie costrette a evacuare, auto trascinate dalla corrente. Gli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti, ricordano quanto sia vulnerabile il tessuto urbano alle piogge intense e alla gestione delle acque. Di fronte a queste sfide, il concetto di “città spugna” emerge come un approccio innovativo, in grado di rendere le città più resilienti e sostenibili.
Una “città spugna” è un modello di pianificazione urbana che integra elementi naturali e infrastrutture verdi per assorbire, trattenere e riutilizzare l’acqua piovana, contrastando così le inondazioni e mitigando gli effetti della siccità. Giardini pluviali, zone umide, tetti verdi e superfici permeabili permettono all’acqua di penetrare nel suolo o essere convogliata in bacini di raccolta, invece di essere scartata rapidamente come nelle città tradizionali. Questo approccio, nato in Cina e diffuso oggi anche in Europa e in Italia, mira a rendere le città più resilienti, sostenibili e vivibili.
Rotterdam ha adottato strategie simili, trasformando canali e strade in spazi capaci di ospitare e gestire l’acqua piovana, restituendo all’elemento idrico parte del ruolo originario e creando città più resilienti e adattive. Modena, per esempio, ha partecipato al progetto europeo Grow Green, analizzando i propri sistemi di drenaggio urbano per migliorare la resilienza idrica e climatica. Milano, con il progetto “Città metropolitana Spugna”, sta realizzando interventi di drenaggio urbano sostenibile in diversi comuni dell’hinterland, puntando a combinare urbanistica, natura e partecipazione civica. Il ruolo di Gruppo CAP e della Città metropolitana di Milano.
Per affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici sul territorio, Gruppo CAP ha avviato un percorso di collaborazione con il CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici – per valutare il rischio a cui sono esposti gli asset aziendali rispetto agli effetti del cambiamento climatico. Parallelamente, sono state adottate soluzioni basate sulla natura – come il progetto “Città Spugna” – e avviata una collaborazione con Epson per la modellazione aggiornata degli scenari climatici e dei relativi impatti sui modelli idrogeologici. Queste attività permettono di pianificare interventi mirati per affrontare i principali rischi climatici e idraulici a cui risultano esposti gli asset gestiti da CAP.
Nel 2024, il progetto ha beneficiato di finanziamenti PNRR per oltre 50 milioni di euro e ha incluso lavori di progettazione, direzione e realizzazione degli interventi nei comuni coinvolti, con risorse complessive di 16.452.005 euro dedicate alla progettazione e ai lavori specifici, di cui 13.829.457 euro destinati alla realizzazione degli interventi “Città Spugna”.
Il progetto mira a gestire il rischio idraulico prevenendo allagamenti e riducendo il sovraccarico delle reti fognarie. La mitigazione delle isole di calore urbane è un altro obiettivo centrale, con la creazione di nuove aree verdi per abbassare le temperature e migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Gli interventi puntano anche alla riqualificazione urbana, sostituendo asfalto impermeabile con materiali drenanti e creando spazi verdi funzionali e usufruibili dai cittadini.
Le soluzioni adottate seguono il paradigma delle Nature Based Solutions (NBS) e si articolano in 90 interventi distribuiti in 32 comuni dell’hinterland milanese. Il progetto coinvolge attivamente amministrazioni comunali, enti locali e cittadini, favorendo la co-progettazione e il monitoraggio dei risultati.
Gli interventi mirano a incrementare la resilienza urbana, riducendo gli effetti dei fenomeni meteorologici intensi e dei cambiamenti climatici. I vantaggi includono un miglioramento della sostenibilità economica e ambientale, con la riduzione degli sprechi, un risparmio energetico e una gestione più efficiente delle risorse idriche. L’approccio consente anche di aumentare la capacità di adattamento delle infrastrutture e di creare città più vivibili e resilienti.
Il progetto “Città Spugna” rappresenta un modello replicabile di urbanistica sostenibile, in cui tecnologia, natura e collaborazione tra enti pubblici e comunità si integrano per affrontare le sfide climatiche e idriche. La combinazione tra dati scientifici, progettazione partecipativa e soluzioni innovative rende possibile un approccio concreto, tangibile e misurabile per la resilienza urbana, con benefici diretti sulle comunità coinvolte.
